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Scicli e Punta Secca

SCICLI: cosa visitare nella perla del barocco siciliano

La città di Scicli è una gemma nel cuore della Sicilia. Celebre per essere una delle location della fortunata serie televisiva “il Commissario Montalbano”, Scicli offre molto da vedere e da conoscere. Dichiarata Patrimonio dell’Unesco, culla del barocco e sede di meravigliosi palazzi, ecco cosa vedere durante una visita alla città siciliana.
Le immagini della città di Scicli, in Sicilia, probabilmente, non vi sembreranno nuove, avvertirete la sensazione di aver già visto questi luoghi e di conoscerli abbastanza bene. Questo perchè la città siciliana è una delle location di una nota serie televisiva che tiene incollati milioni di spettatori allo schermo: Il Commissario Montalbano. Una fiction tratta dai romanzi di Andrea Camilleri e diventata una delle più amate della televisione italiana. Come di consuetudine, le località dei romanzi di Camilleri e di conseguenza quelle delle serie Tv, hanno nomi inventati. Marinella, Montelusa e Vigata sono alcune delle ambientazioni in cui il Commissario Salvo, svolge la sua attività e vive momenti della sua vita. Anche se i nomi di queste città sono di fantasia a loro corrispondono borghi e luoghi incantevoli siciliani. Uno di questi è proprio Scicli, dove è situato il Commissariato, che nella fiction non è altro che il municipio cittadino, con gli uffici del sindaco trasformati in quelli delle forze dell'ordine.
Scicli “forse è la più bella di tutte le città del mondo”, scrisse Elio Vittorini. Un dedalo di antiche viuzze, che si inerpicano sui costoni di colline rocciose, sovrasta il centro della città, ricco di maestose chiese barocche e palazzi nobiliari. Una città dall’architettura elegante e armoniosa che merita assolutamente di essere visitata, anche per provare la sua ottima cucina tipica.
Monumenti e chiese
Lo stile barocco e tardobarocco regna indiscusso tra le vie del centro storico di Scicli ed è ben visibile nelle facciate delle numerose chiese, che si incontrano ad ogni angolo della città. Tra le più belle vi è sicuramente la Chiesa di San Bartolomeo: “una perla dentro le valve di una conchiglia”, disse il regista e scrittore Pasolini quando la vide. In effetti, la sua pietra calcarea bianca e il contesto in cui è inserita, tra due alti costoni rocciosi, giustificano l’espressione dello scrittore. La chiesa si trova nella cosiddetta “cava” di San Bartolomeo, uno dei più antichi quartieri della città, che sorge in posizione opposta alla seconda “cava” di Scicli, quella che prende il nome dalla Chiesa di Santa Maria La Nova. Sede delle principali feste tradizionali e manifestazioni folkloristiche, questi due quartieri furono per secoli “in lotta” tra loro per avere la meglio nelle celebrazioni sacre più importanti. Per questo motivo, ancora oggi, vi sono delle feste “doppioni”, ciascuna appartenente ai due quartieri un tempo rivali. Nel quartiere di Santa Maria La Nova si trova una chiesa oggi sede di esposizioni e di un museo, la Chiesa di S. Maria della Consolazione, di cui alcune parti sono precedenti al terremoto del 1693 e risalgono al 1600 circa. Scicli si trova a valle di tre colli su cui sorgeva un tempo l’antica città, di cui restano alcune testimonianze come la Chiesa di San Matteo, chiesa madre della città fino al 1874, e i ruderi di una fortificazione medievale chiamata Castellaccio. Devastata dal terremoto del 1693, la chiesa è stata in seguito ricostruita, ma venne abbandonata all’incuria e ai saccheggi per molti anni, motivo per cui si conserva ben poco della chiesa settecentesca. Oggi, tuttavia, è diventata uno dei simboli principali di Scicli. Tra i monumenti da visitare, non perderti il Convento della Croce, un bellissimo complesso risalente al 1528, che sorge in cima al Colle della Croce e da cui potrai ammirare una suggestiva vista del centro storico. Al suo interno puoi visitare la chiesa, l’oratorio, il chiostro e le celle dei frati. Scicli è ricca di palazzi storici, due dei quali sono visitabili e si trovano in via Francesco Mormino Penna. Palazzo Bonelli è un’elegante residenza ottocentesca con interni di grande sfarzo: rimarrai sbalordito dai suoi stucchi, mobili d’epoca e dipinti originali del primo Novecento. Palazzo Spadaro, costruito a partire dal 1700, conserva alcune stanze in stili diversi e una bellissima facciata con balconi bombati in ferro battuto e decorazioni rococò.

Punta Secca

Punta secca è una piccola località balneare in provincia di Ragusa, diventata molto famosa nell'ultimo decennio grazie alle vicende del “Commissario Montalbano”.
Il suo nome PUNTA SECCA, deriva dalla conformazione del suo territorio: qui la spiaggia di sabbia fine è intervallata da zone rocciose che emergono dal mare, le cosiddette secche.
Punta secca deve la sua recente notorietà alle vicende del Commissario Montalbano, le cui riprese vengono in parte girate qui a punta secca. Proprio a destra della piazzetta di questo borgo sorge la “Casa di Montalbano”, adesso diventato un Bed and Breakfast: un immobile storico, originariamente magazzino per la dissalazione delle sarde, che venne ceduto nel 1904 agli avi dell’attuale proprietario e trasformato in abitazione.
L’atmosfera che si respira è lontanissima dalla mondanità di certe spiagge famose: Montalbano, per fortuna, non ha modificato le frequentazioni di Punta Secca, cosi come Punta Secca non ha snaturato se stessa, offrendo “soltanto” la sua affascinante semplicità, con la piazzetta centrale, il suo porticciolo dominato dalla Madonna di Portosalvo e la chiesetta a lei dedicata. Un minuscolo angolo di Sicilia assolutamente da visitare!!!

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